Il Natale si avvicina rapido, inesorabile, chiassoso.
Le lucette colorate delle strade, l'Albero più grande del mondo acceso sulla parete del monte del mio paese, i Babbo Natale meccanici, adorabilmente kitsch, che si arrampicano sul terrazzo, Love Actually e Miracolo sulla 34esima strada...tutto sembra ricordarci che il Natale è alle porte.
Anche i TG ci aiutano: si parla dei botti (e fin qui, ci sta), del disboscamento (nonostante gli alberi veri siano più belli sono a favore di quelli sintetici, anche se ciò ha ben poco senso visto l'uso smisurato di carta...ma tant'è), del consumismo e dei mercatini. Ma soprattutto si parla del famigerato pranzo di Natale. Del cibo che si mangia. Delle calorie che saranno assunte, e che dovranno essere smaltite per evitare che si trasformino nei cuscinetti bucherellati sotto le chiappe che noi donne tanto temiamo (tu chiamala, se vuoi, cellulite). Almeno una volta al giorno, i TG delle varie reti ci propinano servizi più o meno sempre uguali su cosa bisogna fare/non fare per restare in forma nonostante gli stravizi delle feste.
Mi mettono lo spauracchio dell'ago della bilancia pendente prima ancora di farmi assaggiare una fetta di pandoro. No ma, grazie.
Il rapporto tra me e il cibo è sempre stato burrascoso.
Una grande mia """pecca""", se tale si può ritenere (ecco il perchè della tripla virgolettatura), è quella di essere molto ma molto golosa. Il cioccolato è un Sacro Graal per me, così come crostate e dolci....diciamo che tutto ciò che comprende crema, cioccolato, nutella, gianduia e compagnia bella, per me è il non plus ultra. Potrei sbranare qualcuno per avere un quadretto di cioccolato, per dire.
Però non sono mai stata ingorda, non ho mai esagerato al punto da stare male...anche nel mangiare, in generale, sono una persona molto moderata.
Ciononostante, alcuni fattori scarsamente dipendenti da me hanno contribuito a farmi essere grassa, o quantomeno a farmi sentire tale. Questi fattori si chiamano ormoni, conformazione, e mamma.
Una combo letale, che mi ha portato nell'adolescenza a seguire diete più o meno attendibili, e ad avere un simpatico fisico-fisarmonica, che si amplia e restringe continuamente.
Quando ancora abitavo con i miei genitori, il peso per me era un'ossessione. Non c'era giorno in cui, guardandomi allo specchio, non notassi un quasi invisibile rotolino di pancia, o non denigrassi le mie gambe troppo pienotte sulle cosce. Non sono mai stata magra magra, e mai lo sarò vista la mia ossatura elefantina, anzi sono sempre stata un po' in carne; riguardando ora le foto del passato, vedo una ragazzina con un viso dolce e un fisico normale, nulla di orribile, anzi. Eppure, a quel tempo, mi pareva di essere obesa.
Ci passiamo tutte, credo, nel corso della vita, ma questa convinzione mi ha accompagnata per anni, e ogni tanto passa ancora a trovarmi, e mi ha creato qualche problemino. Diciamo che ero arrivata al punto di mangiare un piatto minimo di pasta, per poi piangere disperata perchè già sapevo che il tutto si sarebbe adagiato comodo comodo sul mio posteriore o sui miei fianchi da matrona romana.
Psicopatia? Forse un pelo, ma questa ero. Questa sono, ogni tanto.
Primo Ministro: "Hai presente la Natalie che lavora qui?"
Annie: "La ragazza cicciona?"
Primo Ministro: "Mmmmmh. La vogliamo definire cicciona?"
Annie: "A me sembra che abbia un sedere di considerevoli dimensioni, e delle cosce enormi."
Primo Ministro: "Dio, quanto pesi!!"
Natalie: "Non ci provare."
Annie: "La ragazza cicciona?"
Primo Ministro: "Mmmmmh. La vogliamo definire cicciona?"
Annie: "A me sembra che abbia un sedere di considerevoli dimensioni, e delle cosce enormi."
Primo Ministro: "Dio, quanto pesi!!"
Natalie: "Non ci provare."
----> Ah, sì, giusto. Buon Natale a tutti. (: <---